---La Madonna Nera di Aristides
viaggia sull’acqua a rappresentare la trasmigrazione di
popoli e di culture, come le banane-pubblicità sono il
simbolo di un linguaggio globale che tutti riconoscono: l’espressione
pittorica di Aristides Ureña Ramos è un “Realismo
Magico Latino-Americano” che raccoglie i ricordi della sua
terra (Panama) e li restituisce con la dolcezza di un immaginario
pieno di contrapposizioni di messaggi.
Complesse strutture semantiche e stilistiche si coniugano nella
sua opera, che appropriandosi e manipolando linguaggi e immagini,
propone un discorso plastico ricco di riferimenti a vari movimenti
artistici e contesti culturali.
I suoi quadri hanno il sapore intrigante del labirinto da codificare,
l'incantesimo di colori e di segni che si rincorrono e che raccontano
storie mai ascoltate prima. Con la sua abilità di provocatore
raffinato e instancabile manipola atmosfere, significati e miti,
inventa e affronta cicli a tema con attenta e abituale maestria
alchimistica e intelligente ironia.
Ureña Ramos ha strutturato la sua opera in vari blocchi
tematici, che definisce "cicli pittorici". In questa
mostra viene proposto per la prima volta il ciclo “Alegorico”.
La lettura delle opere di questo ciclo richiede una operazione
mentale. La rappresentazione classica o umanistica, le figure
mitologiche alludono alla nostra memoria storica ma ci impongono
altresì una visione attuale e contemporanea attraverso
la mescolanza di stili e di citazioni, giocando col tempo alla
ricerca di radici comuni. Del ciclo “Vu Cum-rap” che
ripercorre la traversata in mare verso l’ignoto, lo sradicamento,
il riadattamento e le nuove speranze, verranno riproposte diverse
opere fra cui ‘La Madonna Nera’ con l’Altare
Vudù.
Aristides è un artista che si fonde coerentemente con
la sua opera. Arricchisce i bordi dei suoi dipinti di piccoli
segni minuti: una scrittura geroglifica che racconta dei suoi
ricordi, del suo popolo, parla con dolcezza e malinconia o con
beffarda ironia ed integra con piccoli aneddoti la narrazione
principale. L'attenzione nel disegno, il barocchismo dei contrasti,
i richiami tematici di cui si avvale, suscitano molteplici livelli
di lettura ma sempre prevale il suo linguaggio estremamente poetico.
Nato nel 1955 a Santiago de Veraguas (Panama), giunge ancor giovane
in Italia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Diplomatosi, si specializza in Litografia ed Incisione. Desideroso
di ampliare i suoi orizzonti artistici, segue corsi di Cinematografia
esplorando diverse forme di espressione artistica e mantenendo
vive in tutte le sue manifestazioni creatività esplosiva,
ironia e sensibilità latina.
La sua vulcanica e poliedrica attività si è espressa
mediante tele, murales, happenings, installazioni, performances
e partecipazione a mostre.
Le sue opere si trovano nelle collezioni dell’Istituto Italo-Latinoamericano
a Roma, al Museo Wilfredo Lam dell’Avana, al Museo di Arte
Contemporanea di Panama, ecc.
È stato più volte invitato alla Biennale di Venezia,
edizioni 1988-1997-2001.
-Inaugurazione della mostra: Lunedì
8 Dicembre - ore 17,30
in collaborazione con il Comune di Firenze – Assessorato
alla Cultura