Elvira Droschke – Alberto Frigo – James Keogh –
Joseph Kim – Paola Marinelli – Jordanne Renner –
Mayuko Tsubaki – Jason Waite
Curatore: Jason Waite
Nei nuovi spazi in Via dell’Acqua 15/r angolo Via della
Vigna Vecchia la galleria FYR ospita, con una spettacolare presentazione
curata da Jason Waite, una selezione di artisti emergenti internazionali
che, attraverso dipinti, fotografie e video, focalizzano la loro
ricerca sul mito nel XXI secolo.
La mostra esplora l’incarnazione del mito ed il suo rapporto
fra individuo e società nell’ epoca contemporanea.
L’artista oggi può presentarsi come un ‘manufattore
del mito’ simile al bardo nella Grecia antica. Egli rappresenta
colui che fa da ricevente e da ‘ rispecchiatore’ della
società contemporanea e, intrecciando esperienze personali,
storia e fantasia, crea una narrazione nuova con implicazioni
universali.
In alcuni casi, il punto di partenza è la vita stessa
dell’artista come dimostrano le opere di Elvira Dorschke,
Alberto Frigo e Jordanne Renner.
Il collage di Elvira Dorschke rappresenta un mondo di desiderio
sessuale che deriva dalle sue frequentazioni nel mondo corrotto
dei club parigini dove lavorava come ballerina erotica. Nella
sua narrazione si mescolano fantasia e realtà imperturbate,
che oggi appare più inquietante a seguito della sua misteriosa
sparizione cinque anni fa.
Alberto Frigo documenta oggetti quotidiani e li trasforma, seguendo
una metodica ricerca e documentazione scientifica, in un progetto
di proporzioni epiche. Per più di un anno Frigo ha fatto
fotografie di ogni oggetto che ha preso con la mano destra (mano
dominante) ed ha così accumulato una collezione di più
di 300.000 fotografie organizzate rigorosamente, fino a trasformare
la banalità in sublimità.
Jordanne Renner si focalizza sulla memoria soggettiva con cui
crea il mito. Manipolando manualmente lo sguardo oggettivo di
fotografie ed usando località urbane forma un paesaggio
di sogno creando così un diario surreale che mescola tempo
e spazio.
Joseph Kim e Jason Waite usano il mito in contesto classico per
ricerche personali e sociali. Joseph Kim inserisce simboli orientali
nella tecnica pittorica tradizionale occidentale, rispecchiando
così una nuova cultura ibrida. Questo assalto alla storia
rivisita il mito in un mondo-nuovo, definito dalla confluenza
di diverse etnicità. Il video etereo di Jason Waite, filmato
in Tailandia, racconta il mito antico di Orfeo e Euridice. Intrecciando
il mito occidentale con la pratica mistica orientale esprime la
lotta spirituale del protagonista.
Mayuko Tsubaki, Paola Marinelli e James Keogh coinvolgono il
visitatore nel processo di ‘manufatturare il mito’.
L’ambiente fantastico dei dipinti di Mayuko Tsubaki forma
un palcoscenico su cui danzano favole e immaginazione. I boschi
di colore di Paola Marinelli nascondono personaggi che appaiono
e scompaiono formando un narrativo di movimento continuo. I paesaggi
temporali di James Keogh indagano il presente fra lo srotolarsi
del passato e del futuro.
Attraverso questa selezione di otto artisti provenienti da tre
continenti, il curatore della mostra tenta di definire il mito
moderno fra verità e finzione, esperienza e simulacro,
emozione e ragione.
Duranta mostra: dal 7 al 31 luglio – orario: 11-19 tutti
i giorni escluso lunedì
Inaugurazione giovedí 7 luglio 2005 dalle 18 alle 22 –
Performance “Re-Action” ore 20