“In detto giorno andò in fumo la pittura di Jacopo
da Pontormo che era stimata una delle bellezze di Firenze”
...
16 ottobre 1738
L’opera di Alessandro Vannini, arricchita di ulteriori
dipinti realizzati nell’ultimo periodo, viene riproposta
al pubblico dopo il grande successo ottenuto dalla precedente
mostra di un anno fa, tenutasi nella Chiesa di San Lorenzo, Salone
Donatello e presentata dal Sovrintendente Antonio Paolucci. Mostra
che richiamò l’interesse nazionale di critici d’arte
e studiosi del periodo storico legato al Concilio di Trento e
la Controriforma.
Dallo studio dei disegni originali del Pontormo, conservati nel
Gabinetto degli Uffizi, il pittore Alessandro Vannini, con talento,
capacità tecnica e appassionata intuizione, ha ricreato
quel ciclo pittorico di straordinaria bellezza che affrescava
la Cappella Maggiore della Chiesa di San Lorenzo a Firenze, commissionato
dal Duca Cosimo I° de’ Medici nel 1545 e di cui venne
decisa la sciagurata distruzione nel 1738.
L’opera del Pontormo, poi completata dal Bronzino dopo
la morte del maestro, voleva essere la risposta fiorentina allo
stupore che aveva destato a Roma la michelangiolesca Cappella
Sistina, e fu inaugurata con sfarzo nel 1558. Ma l’accanita
censura derivata dalla Controriforma ne determinò il progressivo
oscuramento e degrado, fino alla definitiva decisione di mandarlo
“in fumo” come testimonia il “Diario del Capitolo
di San Lorenzo”.
“Apparizione fantasmatica” è infatti la locuzione
usata dal Sovrintendente Antonio Paolucci per immaginare che dalle
polveri, cariche dei colori del Pontormo, si siano ora magicamente
rimaterializzate le affascinanti e inquiete figure con cui il
grande maestro del primo manierismo ha voluto trasmettere il suo
distacco dai canoni rinascimentali.
Da svariati anni Alessandro Vannini svolge una ricerca sull’opera
del Pontormo, anche attraverso lo studio del “Diario”
in cui ha lasciato le tracce della sua esistenza; ne ha studiato
la personalità e il pensiero e, realizzando questo ciclo
di opere che oggi vengono riproposte e che la galleria FYR –
Foyer degli Artisti - si pregia di ospitare, egli ha fatto, riteniamo,
uno splendido dono alla ‘sua’ Firenze.
a cura di Massimo Pivetti
Nel corso della mostra, si terranno conferenze e performances.
Programma in galleria