La Galleria FYR ha il piacere di presentare i recenti lavori di
Vladimir Kara, frutto delle sue ricerche? artistiche? degli ultimi
tre anni. Nel 2002 l'Istituto Culturale Francese di Firenze aveva
offerto al pubblico fiorentino una retrospettiva delle sue opere,
con numerosi prestiti da collezioni private e istituzioni internazionali.
Adesso Vladimir Kara ci interroga nuovamente. La critica e il
dialogo - Paul Valery lo diceva spesso - sono necessari alle arti
e ogni opera esige una risposta. E' a Firenze che, in maniera
del tutto naturale, l'artista? ha voluto situare il luogo di questo
scambio vitale, perché la pittura parla? qui la sua lingua
madre.
" (.) la tecnica? di Kara, la materia onnipresente?, le tracce
ben visibili del lavoro del pittore (??) l'austerità della
pennellata? e la semplice voluta dei contrasti di colore?, sono
segni che attestano la presenza reale dell'immagine e della pittura?
come tale. Un modo di denunciare l'illusionismo pittorico? e di
ricordare che l'arte?? non è destinata a ingannare i sensi
ma a rendere all'anima le sue ali".
(Michel Grumbach – Université de Paris)
(Michel Grumbach – Université de Paris)Vladimir Kara,
nato a Mosca, si forma alla Accademia di Belle Arti della capitale
e nel 1985 lascia la Russia come rifugiato politico, per trasferirsi
a Parigi dove tuttora vive e lavora. E' cittadino francese dal
1993. Presente con numerose esposizioni personali sia in Francia
che nel resto d'Europa e negli Stati Uniti, Kara alterna l'attività
di pittore? a quella di scenografo? e costumista?. In questa veste,
ha collaborato alla realizzazione di balletti rappresentati all'Opera
Bastille (Parigi) e al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Firenze),
nonché a numerosi spettacoli di prosa e di teatro musicale
in Francia e in Italia.