Prima mostra a Firenze, e in Italia, del capostipite dell’Arte
Psichedelica Isaac Abrams, il famoso artista che negli anni sessanta
diede vita ad un movimento artistico che torna oggi ad essere
di grande attualita'.
La Galleria FYR Arte Contemporanea di Firenze (Borgo degli Albizi,
23) inaugurera' giovedi' 20 aprile la personale di Isaac Abrams,
artista fra i maggiori esponenti di un movimento che ha segnato
un’epoca.
Nata nella meta' degli anni ‘60 l’arte psichedelica
fu una commistione fra arte contemporanea, cultura popolare e
protesta politica; elementi che, a quarant’anni di distanza,
rendono questa forma espressiva ancora attuale, pur collocandosi
in un momento storico che ha generato poi profondi cambiamenti
nella societa' occidentale.
Le sostanze allucinogene furono sicuramente un catalizzatore
nella prima fase di questa esperienza in quanto permisero di espandere
la coscienza ad un livello superiore, verso regioni della psiche
normalmente inaccessibili. L’artista psichedelico e' colui
che e' stato significativamente influenzato da questo tipo di
esperienza e che ha saputo sapientemente trasporla in opere rielaborandola
attraverso le proprie capacita' artistiche.
Abrams fondo' a New York nel 1965 la Coda Gallery, prima galleria
psichedelica ed ha proseguito fino a oggi la sua sperimentazione
spaziando fra la pittura, la scultura, film e animazione video.
Le sue opere sono state esposte nelle gallerie di arte contemporanea
di tutto il mondo. Tra le ultime mostre ha partecipato a “Summer
of Love", esposizione itinerante partita nel 2005 dalla Tate
Gallery di Liverpool e che ha toccato nel 2006 sedi museali nelle
citta' di Francoforte e Vienna.
Con l’attuale mostra The shape of the mind Isaac Abrams
presenta una rassegna dei suoi ultimi quadri: dipinti ad olio
di grandi dimensioni e disegni a grafite che ripropongono, con
la maturita' di un artista ormai completo, i temi psichedelici
affrontati in gioventu'. In queste opere Abrams rappresenta il
non rappresentabile, conducendoci in un mondo parallelo popolato
da creature fantastiche, piante viventi, forme embrionali. Simili
figure non hanno nome, sono forme contorte, ambigue, misteriose
e popolano i suoi quadri rifuggendo gli schemi della pittura convenzionale.
L’uso dei colori, elettrici e sapientemente accostati tra
loro, rende queste tele contemporanee e dimostra la padronanza
artistica di Abrams che col suo lavoro ci invita a “superare
la palude della banalita', in un’epoca che ha bisogno di
inaspettate prospettive e sconosciute atmosfere" (U.Putzu).
La mostra e' curata da Jason Waite e sara' presentata da Umberto
Putzu, giornalista e critico d’arte formatosi alla scuola
americana. E' corredata da catalogo con testi di Neil Mulholland,
docente di arte contemporanea al Centro per gli studi di arte
visiva e culturale all’ Edinburgh College of Art; oltre
che di Jason Waite ed Umberto Putzu.