La mostra è curata e presentata dal critico e storico dell’arte Giuseppe Cordoni
“Nient’altro che qualche tondino di ferro, appena una spirale di lamiera ritagliata, qualche filo d’acciaio colorato; ed ecco compiersi il prodigio di un’immediata ‘trasmutazione’ della materia in pulsione ritmica d’una forma che irradia la sua carica di significato.” Con queste parole Cordoni descrive l’opera ‘Il Gorgo’ , una delle sculture che compongono la mostra che Gianfranco Stacchi propone alla galleria FYR. “(…) il felice punto d’arrivo d’una ricerca plastico-pittorica che ormai dura da più di quarant’anni. Analogamente a certe soluzioni linguistiche dell’Arte Povera, anche la scultura di Stacchi tende a ridurre ai minimi termini i propri segni, riportandoli ai loro archetipi, ma senza mai smarrire la persistenza d’immaginario estetico consolidato da un’illustre tradizione. Anzi, quasi tentando di ristabilire con essa una sorta di ponte poco importa se oggi improbabile o addirittura crollato.”
La mostra presenta una selezione delle opere di Stacchi dell’ultimo decennio, realizzate in ferro e in rame, con materiali a volte anche di scarto. Altre sculture in terracotta dipinta vivacemente si affiancano ad alcune opere pittoriche ricche di materia e colore. Sia nella pittura che nell’opera scultorea Gianfranco Stacchi dimostra una potente capacità costruttiva, una ricerca continua nell’esperimentare forme nuove in un linguaggio in cui la fantasia si libera fra scienza e creatività.
L’attività pittorica ufficiale di Gianfranco Stacchi inizia con la partecipazione, giovanissimo, alla ‘Triennale d’Arte’ di Roma nel ‘57. Da allora è presente in mostre e premi internazionali, unendo la sua attività artistica alla progettazione architettonica. Romano di nascita, vive da anni a Pietrasanta.
Catalogo a cura di Giuseppe Cordoni
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