presenta la mostra il critico Umberto Putzu
Il titolo è ripreso da una presentazione del 2004 di Marta Casati e ben esprime il carattere della pittura di Barbara Antonelli, che non si perde a raccontare storie ma esprime piuttosto la sana e positiva visione della vita attraverso la carnosità e la fisicità della materia.
Barbara Antonelli in questa mostra presenta prevalentemente fiori e piante,
oppure nudi e ritratti. In entrambi i casi ciò che emerge come sensazione
prevalente è un ‘inno alla vita’ cantato a piena voce, attraverso colori
caldi, forme sensuali, corposità delle pennellate e delle sfumature.
Le emozioni sono trasferite sulla tela con meticolosità e costanza attraverso
tratti dinamici e veloci, in cui il colore si fa materia: il rosso emerge dalla
“calma apparente”creata dai colori freddi e rilassanti come l’azzurro, il
verde e il viola.
Nei quadri di grande formato le dimensioni di papaveri, tulipani o magnolie sono
ingigantite per aumentarne la suggestione creando un misterioso realismo che
attrae l’osservatore verso una pittura figurativa molto vitale.
Numerose le sue mostre personali e collettive in Italia. Alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Hanno scritto sul suo lavoro Alberto Sughi, Giorgio Seveso, Patrizia Landi, David Finn, Maurizio Ghiglia, Marta Casati, Lia Briganti.
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