La galleria FYR arte
contemporanea propone una personale di Alessandro Costantino,
artista fiorentino che la galleria segue da anni ospitando in
modo continuativo le sue opere.
Il percorso artistico
di Costantino inizia nel 1996 all'Accademia di Belle Arti di
Firenze presso la quale si diploma nel 1999 con una tesi in
xilografia sulla Brücke.
Dal 2000 la sua produzione si rivolge, quasi esclusivamente,
alla pittura che ne diviene strumento espressivo per eccellenza.
Nelle opere di Costantino si possono individuare richiami alla
pittura espressionista tedesca in particolare per l'accentuazione
cromatica e per l'incisività del segno.
I lavori di questo artista non lasciano indifferenti; dai volti
che si stagliano dalle tele si connota un momento di forte impatto
emotivo. La corposità del colore, steso per campiture
ampie e irruente, è la materia per la costruzione di
volti "trasfigurati" dalla grande capacità
espressiva. I protagonisti delle opere si mostrano con la loro
presenza e la loro umanità privi di ogni pregressa maschera
sociale, in una pittura sincera e profonda.
I cromatismi accesi non propongono riferimenti naturalistici
tanto che la corporeità degli individui è richiamata
soprattutto dall'aspetto materico della pittura di Costantino.
In alcune tele compaiono leggere gocciolature, che non sembrano
condurre agli esiti della pittura gestuale, piuttosto consentono
di porre l'accento sul liquefarsi dei volti nell'ansietà
del vivere accompagnando lo sguardo del visitatore verso quei
protagonisti, così inquieti e, proprio per questo, così
umani.
La mostra prevede, inoltre, la presenza di alcune xilografie
anche queste ad alto gradiente poetico ed espressivo. Se nelle
tele buona parte della potenza espressiva risiede nel uso del
colore, in tutte le sue accezioni, nelle xilografie è
il segno a diventare il fulcro. Le immagini si compongono di
tratti energici, di grande qualità nei quali è
possibile individuare suggestioni e rimandi figurativi alle
opere di Munch e della Brücke. Con Costantino ci troviamo
di fronte ad una serie di opere vibranti, in grado di coinvolgere
anche il visitatore meno attento.
Dal 2006 Alessandro Costantino ha scelto di abitare a Parigi
per rivivere i luoghi dove tante generazioni di artisti hanno
dato origine all'arte contemporanea più vicina al suo
sentire.
Presenta la mostra
il giornalista e critico d'arte Umberto Putzu, il quale rileva
come "...i volti e le figure di Costantino riflettano tra
contrappunti di colore e sequenze immediate, il disagio umano
come specchio della nostra quotidianità: autentici flash
di rappresentazioni istantanee per una ricerca di consapevolezza,
espressa nella spontaneità critica della gestualità
pittorica."
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